giovedì 25 ottobre 2012

Intitolato a Benedetto XVI il nuovo Centro dell’Ospedale pediatrico 'Bambino Gesù', inaugurato ieri mattina dal card. Bertone a due passi dalla Basilica di San Paolo fuori le Mura

E’ stata intitolato a Benedetto XVI il nuovo Centro dell’Ospedale pediatrico "Bambino Gesù", inaugurato ieri mattina, a due passi dalla Basilica di San Paolo fuori le Mura. A dare l’annuncio è stato il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che ha benedetto la struttura e presenziato all’incontro, ospitato nell’Auditorium del Centro, sul tema “L’innovazione di ieri, la ricerca di oggi, le cure di domani”. Presenti alla cerimonia, i ministri della Salute, Balduzzi, e della Cooperazione internazionale e l’integrazione, Riccardi. “E’ come abbracciare in un solo sguardo lo slancio verso l’innovazione che attinge e fa tesoro della tradizione”: così il card. Bertone, dopo la preghiera di benedizione dell’innovativa struttura destinata ad ospitare già nei primi mesi del 2013 “il più grande e moderno Centro di ricerche pediatriche d’Europa”: qui, ha ricordato il porporato nel suo intervento, “ricercatori italiani e di tutto il mondo lavoreranno per mettere a punto nuove cure per malattie rare e complesse”. E sarà anche un Centro di alta formazione, dove condividere – ha sottolineato il cardinale Bertone – il proprio sapere con i colleghi, per “migliorare le competenze e le abilità diagnostiche e terapeutiche a favore di bambini di tutto il mondo”. Già operativo, da settembre, ha spiegato il presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, il Centro per le attività ambulatoriali e di ricovero diurno, oltre centro prelievi e due sale operatorie con attigua recovery room, con ampie sale d’attesa, zone riservate all’allattamento materno, e non potevano mancare aree di gioco attrezzate per i piccoli degenti. Il tutto ospitato su seimila mq. Dalla minuscola sede di via delle Zoccolette, con 12 letti, aperta nel 1869, alla prestigiosa sede del Gianicolo, al modernissimo centro di San Paolo, con un parcheggio coperto di 200 posti auto, ottimamente collegato dai trasporti pubblici. Due poli importanti l’uno accanto all’altro, ha sottolineato Bertone: la Basilica di San Paolo, “richiamo di fede di tanti pellegrini di ogni parte del mondo” e l’Ospedale Bambino Gesu “richiamo di speranza di tanti bambini e delle loro famiglie dall’Italia e dall’estero per un futuro di salute”. Benedetto XVI, che ha accolto "molto volentieri la proposta di questa dedicazione", come ha assicurato il card. Bertone, segue con "amorevole attenzione le iniziative che nel mondo vengono portate avanti a favore dell'infanzia, soprattutto di quella più sofferente e indifesa". Informato con puntualità dei progressi e delle iniziative del nuovo centro, "il nostro amato Pontefice - ha aggiunto - assicura il ricordo nelle sue preghiere e imparte una speciale benedizione apostolica su tutti voi e su quanti hanno reso possibile tale opera". Il segretario di Stato ha poi ringraziato "i vertici dell'ospedale e tutto il suo personale, che ha accolto con il consueto favore e la abituale partecipazione questa nuova sfida di innovazione; le istituzioni (il municipio, Roma capitale, la provincia, la regione, le istituzioni nazionali); le aziende e i privati cittadini che hanno sostenuto anche con un contributo economico la realizzazione della struttura". I ringraziamenti sono stati poi estesi a "quanti si sono cimentati nel progettare il centro in modo rispettoso del contesto nel quale andava sviluppato, sul suolo che la Santa Sede ha inteso destinare alla ricerca scientifica, all'alta formazione e alla cura dei bambini". Infine il cardinale ha voluto ancora sottolineare il significato del risultato raggiunto con la realizzazione di questo centro, grazie al quale sarà possibile raccogliere "le nuove sfide che il progresso della medicina ci chiama ad affrontare, per il servizio all'uomo, specialmente alla vita dei più piccoli". "Affidiamo alla celeste protezione dell'apostolo Paolo - ha concluso - questo centro, tutti coloro che qui lavorano e lavoreranno, e soprattutto i bambini malati e le loro famiglie".

Radio Vaticana, L'Osservatore Romano