mercoledì 18 aprile 2012

VII anniversario dell'Elezione di Benedetto XVI. Sul Soglio di Pietro, ma ritirato. L’'isolamento' come forma di governo, e segreto di longevità

Compiendo lunedì 85 anni Benedetto XVI è divenuto il Papa più longevo degli ultimi cento anni, tra gli undici Pontefici più longevi della storia della Chiesa. Il Papa “festeggia in famiglia”, titola L’Osservatore Romano raccontando l’udienza che ha concesso lunedì a una delegazione proveniente dalla sua terra d’origine, la Baviera. Una foto lo mostra sorridente mentre osserva l’esibizione coreografa di bambini in abiti tradizionali. Joseph Ratzinger è anche questo: un Papa che ama il ritiro, la vicinanza dei suoi familiari, non soltanto il fratello Georg, ma anche la famiglia pontificia, le quattro suore laiche consacrate e i due segretari, il tedesco Georg Gänswein e il maltese Alfred Xuereb. Risiede qui il segreto della sua longevità? Senz’altro sì. Ma nel ritiro c’è anche altro. Benedetto XVI ama l’isolamento non tanto per preservarsi, quanto perché è quello il mezzo attraverso il quale ritiene di sapere meglio arrivare alla Chiesa e anche al mondo. Nel ritiro trova il proprio stile, i tempi per scrivere libri, testi, discorsi, le parole insomma con le quali illuminare. E nel ritiro trova anche la capacità di maturare il distacco che egli vuole mantenere dai problemi della Chiesa. E’ di questi mesi il crescere di un forte dissenso nelle Chiese locali d’Austria, di Germania, d’Irlanda, del Belgio e della Svizzera. Ma anche in altre parti del mondo la situazione è simile: negli Stati Uniti del combattivo arcivescovo di New York, Timothy Dolan, ad esempio, gruppi di fedeli protestano con forza contro le posizioni delle gerarchie sulla morale sessuale ritenute non adeguate a quanto loro stessi, pur credenti, pensano e sentono. Con loro, come coi lefebvriani, che siedono sullo scranno opposto rispetto a quello dei cosiddetti “innovatori”, egli mostra comprensione e non chiusura. Lo stesso atteggiamento che ha per i problemi più interni: per la Curia romana e la sua crisi di governance ben evidenziata dal caso ribattezzato “Vatileaks”. Il Papa sembra non voler reagire. Perché? Difficile rispondere. Egli osserva ogni cosa dall’alto, apparentemente isolato. Di certo c’è che anche questa è la sua cifra, il modo con cui siede sul Soglio Pontificio: ritirato per scelta, nel tentativo di illuminare più con la parola che con altro.

Paolo Rodari, Il Foglio